Esistono pochi studi sui fattori associati alla percezione della curabilità dei malati di cancro.
Per esaminare la percezione anticipata della curabilità del malato oncologico e la sua associazione con le caratteristiche sociodemografiche e cliniche del paziente, la propensione al controllo delle decisioni, i sintomi e i risultati sulla qualità dell’assistenza di fine vita, si è progettata un’analisi secondaria di uno studio per determinare la propensione al controllo delle decisioni e la comprensione della malattia da parte dei pazienti con carcinoma avanzato che ricevono cure palliative.
Sono stati esaminati i dati dell’Illness Understanding Survey, la Control Preference Scale, e i dati demografici, i sintomi e i risultati sulla qualità delle cure a fine vita.
Su 121 pazienti, 104 (86%) erano valutabili.
L'età media era di 56 anni, il 60% erano donne e il 64% aveva un Karnofsky performance status ≤60.
Il 37% ha erroneamente riferito che il proprio cancro era curabile.
I pazienti con una percezione accurata optavano più facilmente per un controllo passivo delle decisioni (20% contro 2,6%, p = 0,04).
Un'accurata percezione della curabilità è stata associata a un tempo più [...]
[...] lungo dalla diagnosi di cancro avanzato all’invio alle cure palliative (odds ratio [OR] = 1,04, p = 0,04).
C'è stata una tendenza all'associazione tra una percezione imprecisa della curabilità, il genere maschile (OR = 0,29, p = 0,09) ed il ricovero in terapia intensiva entro 30 giorni dalla morte (OR = 0,26, p = 0,09).
Non sono state trovate altre associazioni significative tra la percezione della curabilità e la demografia dei pazienti, le caratteristiche cliniche, i sintomi o i risultati sulla qualità delle cure a fine vita.
Il 37% dei pazienti con carcinoma avanzato che riceveva cure palliative ha erroneamente percepito che la propria malattia era curabile. Questi pazienti avevano maggiori probabilità di avere invii precoci alle cure palliative. Un'accurata percezione della curabilità era associata alla propensione al controllo passivo delle decisioni. Sono necessari ulteriori studi per testare strategie di comunicazione efficaci per ridurre questa errata percezione.