La musica calma l'ansia e migliora l'umore ai pazienti oncologici

L’abitudine di utilizzare la musica in medicina è diventata una pratica molto diffusa negli ultimi due decenni, e la musicoterapia è stata collegata alla diminuzione dell'ansia e del disagio dei pazienti trattati con ventilatori meccanici, così come dell'ansia dei pazienti con malattie cardiache, alla riduzione della tensione durante la chemioterapia o la radioterapia, al miglioramento dell'umore e della qualità della vita; e al miglioramento del funzionamento del sistema immunitario.

Un team di terapisti musicali guidati da Joke Bradt, PhD, del Dipartimento di Creative Arts Therapies presso la Drexel University di Philadelphia, ha eseguito una revisione della letteratura di 30 studi per un totale di 1.891 di malati di cancro sottoposti a interventi di musicoterapia come parte del trattamento.

I ricercatori hanno esaminato 17 studi clinici, identificandoli come “musica in medicina”, in cui un medico faceva solo ascoltare una musica pre-registrata, e 13 studi che hanno coinvolto “la musicoterapia”, in cui musicoterapisti addestrati coinvolgono direttamente il paziente in un’esperienza musicale personalizzata e terapeutica, sia attraverso l'ascolto di musica dal vivo o suonando uno strumento.

È risultato che entrambi gli interventi sembrano essere efficaci nel ridurre l'ansia rispetto all’assenza di musica o alla presenza di un rumore di fondo uniforme o di suoni della natura erogati attraverso le cuffie.

In sette studi hanno verificato che la musica alleviava l'ansia con una riduzione media di 11,20 unità secondo la scala STAI-S (95% CI -19,59 a -2,82, p = 0,009).

La musica ha avuto un impatto positivo sull'umore (95% CI 0,03-0,81, p = 0,03) così come modeste riduzioni sulla frequenza cardiaca, su quella respiratoria e sulla pressione sanguigna.

I pazienti che hanno usufruito della musica in medicina o della musicoterapia hanno dichiarato meno dolore durante una procedura di cancro-correlata rispetto a coloro che non hanno ascoltato la musica (95% CI -0,92 a -0,27, P = 0,0003).

Inoltre, i risultati raccolti da due studi hanno indicato che la musicoterapia ha un effetto positivo sulla qualità della vita dei pazienti (p = 0,0001).

Cinque studi hanno dimostrato che la musica non ha aiutato in caso di depressione.

Bradt e colleghi non ritengono di avere abbastanza dati per trarre conclusioni sugli effetti di interventi musicali sul disagio, sull’immagine corporea, sulla saturazione del livello di ossigeno, sul funzionamento immunologico, sulla spiritualità, o sugli esiti di comunicazione; né di essere in grado di evidenziare le differenze di effetto tra i due tipi di utilizzo della musica - semplice presenza o intervento attivo di musicoterapisti. Hanno invece fatto notare che uno studio ha evidenziato che a molti pazienti non piaceva ascoltare la musica tramite le cuffie durante una procedura cancro-correlata, perché non sentivano quando il medico parlava, e questo provocava ansia inoltre potrebbe aumentare la percezione del dolore procedurale.

 

Vai all'articolo >> Bradt J, et al "Music interventions for improving psychological and physical outcomes in cancer patients" Cochrane Database Syst Rev 2011; DOI: 10.1002/14651858.CD006911.pub2.

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