Carlo Bognetti - La bellezza pacificante del silenzio

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Un uomo che scrive in modo semplice ed aperto del suo dolore, dei lunghi anni di sofferenza, che sembrava senza speranza, ma che poi, certo anche con l’aiuto di altre persone, professionisti e non, un po’ alla volta ha ceduto, trasformandosi in un’accettazione del vuoto lasciato dall’amatissima moglie Giovanna, in un rimpianto con cui si può convivere.

 

Una persona talmente triste ed abbattuta da dubitare di avere le risorse per farcela, ma che un po’ alla volta, con fatica e pazienza, ha potuto risalire la china e ricostruire un equilibrio in cui è possibile vivere, amare figli e nipoti, scoprire la bellezza pacificante del silenzio.

E lungo questo penoso cammino ci sono stati anche degli incontri importanti, il conforto di qualcuno che era lì con lui e per lui ed ora c’è il desiderio di restituire ad altri con la propria presenza o con la propria parola un po’ di serenità e la testimonianza di solidarietà che si può farcela, se non ci si barrica nel proprio dolore e non si ha timore di chiedere aiuto.

 

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