Da qualche parte fino alla fine - Bur 2010

Un libro sereno ed ironico nell’affrontare, da parte dell’autrice novantenne, il tema dell’invecchiamento e della morte che, anche se ancora non si vede, è certo dietro l’angolo. E, infatti inizia così: Ho sempre desiderato un carlino e ora non posso averlo, perché è ingiusto comprare un cucciolo quando sai di essere troppo vecchia per portarlo fuori a passeggio.

 

La Athill accanto alla sincera e coinvolgente carrellata sulla propria vita, vissuta con forte senso di responsabilità, intensità e passione negli amori, nel lavoro, nel coltivare amicizie ed affetti familiari, ritrae anche la vecchiaia che per lei è fatta di relazioni, attività (le possibilità sono tante), del coltivare nuovi e vecchi interessi, del lasciarsi affascinare dalla bellezza della vita, ma anche di interruzioni (guidare l’auto), di cure da dare e non è sempre facile, e da ricevere, oltre che di noia, tristezza e di rimpianti, ma: non sono sicura che scavare nel passato in cerca di peccati sia un’operazione molto utile per chi è molto anziano, considerato che ormai può fare ben poco per porvi rimedio.

Della fine della sua ultima relazione amorosa, quando aveva 67 anni ci dice: La nostra relazione finì dolcemente, con intervalli sempre più lunghi tra un incontro e l’altro. L’ultima volta che ci vedemmo [...] benché avessimo già convenuto sulla fine della nostra storia Sam disse: Che ne dici di venire a letto?, ma capii che al mio no aveva tirato un sospiro di sollievo: Il mio problema, dissi, è che lo spirito sarebbe ancora pronto, ma la carne è debole. Il mio corpo si oppone [...] Aggiunse: Lo so, il corpo è capace di opporsi. Non ci si può fare niente. E dell’assistenza alla madre ricorda:

Quando lei aveva 92 anni, io ne avevo già 70 [...] mi rimboccai le maniche e divenni piuttosto brava a mettere la mia vita in pausa, che poi è quello che si deve fare quando si vive con una persona anziana. Si compra e si cucina il cibo che le piace, si mangia secondo i suoi orari, si lavora in giardino secondo le sue indicazioni [...] e si parla quasi esclusivamente dei suoi interessi. [...] Fintanto che rimase in buona salute fu un vero piacere vedere mia madre contenta e appagata e sapere che lo era ancora di più grazie alla mia presenza.

L’autrice sa essere sempre realistica, e quindi con convinzione scrive: Ciò che accade oggi, naturalmente è strettamente legato a ciò che è accaduto ieri, perché altro non è che la continuazione dello stesso processo: solo gli anziani che soffrono di demenza senile si spostano su un altro piano. Per tutti noi, invece, vale la regola per cui si raccoglie ciò che si è seminato.

Osserva e trascrive i tanti modi di morire dei vari familiari, amici e parenti mantenendo un cuore caldo ma la mente lucida, per concludere: Se non avrò la fortuna di morire di colpo finché sono ancora autosufficiente, come è successo a mio zio e mia cugina (ed è una fortuna che non si può dare per certa, ma solo sperare), a me toccherà il reparto di un ospedale geriatrico [...] L’unico vero svantaggio di un reparto, mi è parso, è che l’assistenza infermieristica è migliore e quindi il rischio di essere ripescati dall’orlo della morte per sopportare ulteriori sofferenze è più alto che in una “casa”.


 

Questo libro sembra proprio uno stimolo per ridefinire l'area esistenziale e spirituale della terza e quarta età della vita, per coloro che devono affrontarlo negli atti di cura.

 

Biografia

Diana Athill nacque nel 1917, ha sempre vissuto a Londra ed ha lavorato per 50 anni come editor in una casa editrice, collaborando con autori quali Philip Roth, Norman Mailer, V.S. Naipaul, Simone de Beauvoir. Nel 2009 la Athill fu nominata Officer dell’Ordine del British Empire (OBE) e ricevette per il suo libro di memorie il Costa Biography Prize ed il National Book Critics Circle Award in Autobiography.

Attualmente vive in una casa di riposo londinese.

Editore: BUR

Collana: Scittori contemporanei

Pagine: 182

Prezzo: 09,90 euro

Anno prima edizione: 2008 (in Italia 2010)

jNews Module

Ricevi HTML?
Joomla Extensions powered by Joobi

Login Form

registrati per ricevere le newsletter relative ai nuovi contenuti pubblicati.

Registrati

grazie per il tuo accesso, sei il benvenuto!

chi è online?

Abbiamo 166 visitatori e nessun utente online

© 2021 CureC@re. All Rights Reserved. Designed By WarpTheme - Redazione: Daniela Cattaneo; Emanuela Porta; Lea