In questa sezione è disponibile una raccolta di normative nazionali inerenti le cure palliative e gli argomenti trattati nel sito.

Ove possibile vi sono collegamenti diretti alle fonti ufficiali. Una porta aperta verso gli strumenti istituzionali che talvolta sono difficili da reperire.

Istituito, presso il Ministero della Salute, il sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza erogata presso gli Hospice, nell’ambito del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS).

Il sistema è stato definito con decreto del Ministero della salute del 6 giugno 2012, pubblicato nella G.U. del 20 giugno 2012. Tra gli obiettivi, la raccolta delle informazioni relative all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria erogata; restano esclusi dalla rilevazione tutti gli interventi caratterizzati esclusivamente dal «sostegno sociale» alla persona. phocadownload view=file|id=1

La Conferena Stato Regioni sancisce che tra le discipline nelle quali possono essere conferiti gli incarichi dirigenziali di struttura complessa vi sono le Cure Palliative. Nello stesso decreto viene definito che tale disciplina è inserita nell'area della medicina disgnostica e servizi.

 

 

Il 30% dei decessi in Italia hanno quale causa il cancro che rappresenta la seconda causa di morte, la prima fra gli adulti e la seconda fra gli anziani. Infatti complessivamente l’incidenza dei tumori è ancora in aumento non esclusivamente per la crescente proporzione di anziani nella popolazione, ma anche per il miglioramento della sopravvivenza.

3.2.3 Il modello simultaneus care... è quello più accreditato per garantire il migliore risultato terapeutico sia in termini di aspettativa di vita che di qualità della vita. In particolare, per ciò che riguarda il dolore, è auspicabile che tale sintomo venga rilevato come V parametro vitale ed inserito nella grafica del paziente con periodico monitoraggio. L’informazione e la comunicazione al malato rivestono importanza fondamentale nella presa in carico e per instaurare una relazione terapeutica efficace. E’ necessario dedicare al malato il tempo necessario affinché possa comprendere ed elaborare le informazioni che riceve riguardo la sua malattia, i trattamenti proposto e la prognosi, al fine di garantire un consenso informato consapevole e condiviso. E’ inoltre indispensabile assicurare la continuità assistenziale tra le strutture ospedaliere che hanno in cura il malato, il medico di famiglia e servizi territoriali di riabilitazione  e di cure palliative (residenziali e/o domiciliari), queste ultime specie nella fase avanzata - terminale di malattia.

3.2.5. Cure palliative….intese come prevenzione, identificazione, valutazione e trattamenti dei sintomi fisici, funzionali, e dei problemi psicologici, sociali e spirituali del malato durante tutto il decorso della malattia, soprattutto nella fase avanzata-terminale, hanno quale obiettivo quello di migliorare la qualità della vita del malato. Come già proposto a livello europeo si identificano un livello di base di competenza in cure palliative, che deve’essere patrimonio culturale di tutti i medici che prendono in cura il malato oncologico, e un livello superiore per coloro che svolgono la propria attività nelle Unità Operative di cure palliative, Hospice e assistenza domiciliare. L’integrazione tra terapie oncologiche e cure palliative deve avvenire precocemente nel percorso di cura in ogni fase di malattia…Ove non è presente nell’ambito del dipartimento ospedaliero, una unità di cure palliative è auspicabile che in ogni Unità Operativa di oncologia ci siano uno o più medici dedicati alla gestione clinica di tali situazioni. Dal momento che i malati di tumore costituiscono oltre il 90% dei malati che usufruiscono oggi delle cure palliative, e per evitare l’abbandono al momento della sospensione delle terapie antitumorali, è necessario garantire una integrazione tra i percorsi di cura oncologici e i servizi ospedalieri e/o territoriali di cure palliative (Unità Operativa di cure palliative-Hospice-assistenza domiciliare)….

6.1….Di fronte all’accellerazione in atto nello sviluppo della rete assistenziale rivolta ai pazienti in fase avanzata e terminale di malattia (Rete per le cure palliative), è di particolare importanza la formazione dei professionisti che già operano o si stanno inserendo in questa specifica area di intervento…La definizione dei percorsi formativi…de ve essere organizzata nel rispetto dell’attuale organizzazione didattica pre e post lauream e del recente riordino delle scuole di specializzazione…Infine, va affrontata in modo specifico la formazione di operatori volontari…Nell’ambito degli hospice e delle cure domiciliari, è raccomandata l’applicazione del Codice Deontologico Europeo del Volontariato in Cure Palliative…

6.3 Sviluppo dei Livelli essenziali di formazione in oncologia (Lefo)…è necessario definire un livello omogeneo minimo formativo…Vanno pertanto definiti i percorsi formativi, attraverso la definizione di standard e strumenti ritenuti necessari per il raggiungimento dei Lefo a livello nazionale e regionale. Vanno inoltre definiti gli strumenti di verifica da attuare.

 

 

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