Un rapporto del 2015 ha evidenziato la scarsità delle conoscenze sulla prescrizione degli psicotropi agli adulti con demenza in contesti comunitari.
Le stime precedenti risalgono a oltre 10 anni ed escludono le benzodiazepine e gli oppioidi. Dato il rischio di danni quando si prescrivono tali farmaci attivi sul sistema nervoso centrale - agli anziani con demenza -, sono necessari più dati per dare informazioni per la ricerca e le linee di condotta. Sono state stimate le prescrizioni dei farmaci attivi sul sistema nervoso centrale negli anziani con demenza residenti nella comunità, identificando i farmaci più comunemente prescritti.
Si sono identificati tutti i beneficiari di Medicare a pagamento di età pari o superiore ai 65 anni con una diagnosi primaria o secondaria di demenza con richiesta di una visita faccia a faccia tra il 1° ottobre 2014 e il 30 settembre 2015. L'analisi è stata limitata a quelli con la copertura Medicare -Parte D per i farmaci su prescrizione e 100 giorni o meno in una casa di riposo durante il periodo di osservazione.
Si sono stimati, per classe, i livelli di prescrizione complessivi e specifici attivi sul sistema nervoso centrale per 5 categorie: antidepressivi, ansiolitici/sedativi-ipnotici ("ansiolitici"), antipsicotici, oppioidi e antiepilettici. All'interno di ciascuna classe sono stati calcolati i valori [...]
[...] della prevalenza di prescrizione complessivamente e per strati demografici. La regressione log-binomiale è stata utilizzata per stimare il rischio relativo di prescrizione, aggiustando in base alle caratteristiche demografiche. Sono stati identificati i principali farmaci prescritti e il volume delle prescrizioni a livello della persona. Una prescrizione precisava l’utilizzo; è stata eseguita anche un'analisi di sensibilità richiedendo 2 o più prescrizioni durante il periodo di osservazione.
Le analisi sono state condotte utilizzando SAS nella versione 9.4 (SAS Institute Inc); i test erano a 2 code con α = 0,05. Lo studio è stato approvato dal comitato di revisione istituzionale del Michigan Medicine; si è rinunciato al consenso informato.
Sono stati identificati 737839 beneficiari residenti in comunità con la demenza; l'età media era di 82,2 anni e il 66,3% era di sesso femminile.
Al 73,5% è stato prescritto un qualsiasi farmaco attivo sul sistema nervoso centrale. La prevalenza di qualsiasi richiesta di prescrizione era più alta tra i beneficiari donne (75,3%), di età compresa tra 65 e 74 anni (80,6%), bianchi non ispanici (74,6%) e a basso reddito (76,5%). Questi stessi gruppi avevano i rischi aggiustati più alti. Quando erano necessarie 2 o più prescrizioni, la prevalenza dell’uso di qualsiasi farmaco attivo sul sistema nervoso centrale era del 64,4%.
Il 49,8% ha avuto una prescrizione di un antidepressivo e il 29,8% di un oppioide, seguiti dagli ansiolitici (26,8%), antiepilettici (21,9%) e antipsicotici (21,6%). Le associazioni tra i dati demografici e le prescrizioni (sia per il rischio prevalente che aggiustato) erano generalmente coerenti nell’indicazione per le singole classi di farmaci: maggiore tra le donne, i giovani (cioè 65-74 anni), i bianchi non ispanici e gli anziani a basso reddito.
La ruralità presentava associazioni miste di prescrizione, con una maggiore prevalenza degli oppioidi (34,6% contro 29,1%; differenza 5,5%; IC 95% da 5,2% a 5,9%) ma leggermente inferiore degli antipsicotici (20,0% contro 21,9%; differenza -1,8%; IC 95% da -2,1% a -1,5%).
Gli oppioidi idrocodone (13,5%) e tramadolo (12,1%) erano i primi farmaci prescritti. I volumi per persona per entrambi erano relativamente bassi (mediana di 2 prescrizioni e 26 giorni per l'idrocodone e 2 prescrizioni e 30 giorni per il tramadolo).
Erano seguiti da un farmaco per ciascuna delle restanti classi: quetiapina (12,0% [antipsicotico]), sertralina (11,3% [antidepressivo]), gabapentin (11,2% [antiepilettico]) e lorazepam (9,6% [ansiolitico]).
La prescrizione di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale ai beneficiari di Medicare residenti nella comunità affetti da demenza era frequente, ciò solleva preoccupazioni sull'equilibrio rischio-beneficio. La prescrizione degli oppioidi a questi pazienti era comune ma con volumi relativamente bassi. Al contrario, il gabapentin e gli antidepressivi sono stati prescritti in quantità maggiori. C'era una variazione significativa nei valori delle prescrizioni in base ai dati demografici dei pazienti.
L'analisi riflette la prescrizione ai beneficiari delle prestazioni a pagamento dal 2015 al 2016, che potrebbe non essere generalizzata a tutti gli anziani nel 2020. Altre limitazioni includono l'assenza di informazioni disponibili sull'adeguatezza delle prescrizioni e il fatto che i dati riflettano le prescrizioni come una delega per l'uso.
Tuttavia, le prescrizioni per classe specifica in questa coorte con la demenza hanno superato di gran lunga quelle degli anziani nella popolazione generale in cui, ad esempio, l'uso di antidepressivi e antipsicotici è stato riscontrato rispettivamente nel 17,3% e 1,4% degli anziani nel 2013.
Rispetto a studi precedenti su persone con demenza che vivono in comunità, la maggiore prevalenza complessiva di prescrizioni è potenzialmente correlata all'ambito più ampio acquisito per la prescrizione attiva a livello del sistema nervoso centrale.
I tassi trovati in questo studio sono simili a quelli delle strutture di assistenza a lungo termine, in cui tale prescrizione ha ricevuto una significativa attenzione normativa. Nessuno di questi farmaci è approvato negli Stati Uniti per il trattamento della demenza o dei suoi sintomi comportamentali; tutti sono associati a eventi avversi negli anziani, tra cui le cadute, la sedazione e l’aumento del rischio di morte. È necessario impegnarsi per comprendere i fattori che guidano la prescrizione data la scarsa evidenza di beneficio per gli adulti affetti da demenza.